La gioia del convivio
19/20 Marzo, 10:00-17:30
La Corte Ospitale
Sala Fuoco
5° Incontro
...codici e rituali alimentari sono saltati,
le vivande hanno smarrito il loro valore di comunicazione simbolica,
l'alfabeto muto e sotterraneo affidato ai sensi che conducono nel profondo,
all'anima odorosa delle cose.
I cibi hanno perduto il loro indecifrabile, conturbante potere di allacciare un dialogo
non solo con i vivi (la tavola familiare, il convito, la festa),
non solo con i morti (i pranzi funebri, le minestre ed i dolci dei defunti),
non solo con i nuovi venuti alla luce (le minestre per festeggiare le nascite ed i dolci per le puerpere),
ma anche con le potenze nascoste ed i loro intermediari,
i "patroni" che governano la vita e la morte (i dolci rituali, i pani propiziatori, i pani e i dolci dedicati al patrono).
La società delle macchine ha frantumato tutti i riti di passaggio
e le loro proiezioni alimentari,
elaborate dalla civiltà agraria pagano-cristiana.
P. Camporesi (La terra e la luna, Milano 1989)
Durante questo 5° incontro il tema centrale del lavoro sarà la trasformazione del cibo per la preparazione di un convivio. Grazie alla disponibilità degli ospiti della Corte Ospitale di Rubiera prepareremo il pranzo per circa 40 persone osservando le regole del silenzio e della ritualità della trasformazione.
Questo 5° appuntamento si inserisce nel percorso relativo alla storia della Corte Ospitale di Rubiera che la Compagnia Onphalon sta riscoprendo insieme ad un gruppo brillante di allievi.
Il frutto del lavoro sarà presentato in forma di prova aperta il prossimo Giugno.